mercoledì 17 novembre 2010

Cap. 6 - La banca universale: pozzo senza fondo o buco nero ?

Negli Stati Uniti, dopo avere drenato a causa dei mutui sub-prime - dagli inizi del 2009 ad oggi - oltre un miliardo di dollari di potenziali perdite (1) dalle pieghe dei bilanci delle grandi banche universali e dal connesso sistema bancario ombra (cfr. Cap. 1), la banca centrale (Fed), dopo aver quasi triplicato il suo bilancio durante lo stesso periodo di tempo, ha deciso di stampare ancora piu' moneta per comprare, dicono, titoli del tesoro Usa: e' il c.d. quantitative easing 2 - QE2. Per inciso, i banchieri centrali anziche' l'espressione: "drenare o coprire perdite del sistema bancario" usano dire: "stabilizzare il sistema finanziario o i mercati" e per fare cio' occorreranno ancora Usd 600 milioni nei prossimi otto mesi! (2). Le motivazioni della propaganda sono di favorire la massima occupazione e la stabilita' dei prezzi, cioe' non e' l'acqua che bolle a novanta gradi, ma l'angolo retto! Molti si chiedono che cosa ci sia dietro, ed alcuni azzardano che il QE2 - a differenza del QE1 che e' servito a salvare le banche dalla bancarotta - servira' ad eliminare la presione sui titoli di stato Usa. Il dilemma e' di facile soluzione basta andare a vedere dove saranno acquistati questi titoli, sul mercato primario o su quello secondario? Nel primo caso si finanziera' il governo, nel secondo si copriranno potenziali perdite delle banche. Il problema vero e' che l'oggetto del QE2, non sono farlocchi titoli cartolarizzati da banditi travestiti da solide banche, ma treasury bills.

In Europa, dopo aver speso 4.588 miliardi di euro in aiuti per il sistema finanziario e le banche, negli ultimi due anni fino ad ottobre 2010(3) ed essersi "salvati" l'un l'altro dalla Grecia, i contribuenti e risparmiatori dell'area euro si stanno "salvando" l'un l'altro dall'Irlanda prima e dal Portogallo, poi(4). Alla fine, dopo essersi tutti auto-"salvati" ad uno ad uno, speriamo che i contribuenti e risparmiatori europei tutti insieme riescano anche a salvarsi dall'Unione Europea, ben rappresentata dal gatto Jose' e la volpe Herman, e da Mangiafuoco Jean-Claude con la sua nutrita collezione di burattini in maschera, pronti a muoversi a tender di filo: i Romano, i Mario, i Giulio, i Giorgio, gli Azeglio ed i Giuliano, per citarne alcuni di lingua italiana.

Sempre in Europa, il giochetto di drenare le perdite dai bilanci delle grandi banche universali, sta costando - oltre al fallimento ideale in res - anche il fallimento strettamente contabile e di bilancio della Banca Centrale Europea (BCE), che si vedra' costretta a chiedere un umiliante aumento del capitale(5). Tanto per ribadire la solidita' dell'euro!

Il fallimento ideale del sistema delle banche centrali si e' manifestato nel momento stesso in cui sono state messe in opera le misure c.d. non convenzionali, che nello specifico sono le operazioni di mercato aperto che hanno ad oggetto titoli non governativi, oppure, le aste senza limiti di importo. Con questa tipologia di interventi il ruolo della banca centrale esula dalla politica monetaria ed entra nella politica fiscale, in quanto l'obiettivo di questi interventi non e' la trasmissione delle politica monetaria ma una politica fiscale tesa a salvare alcuni attori del mercato che altrimenti dovrebbero fallire. In democrazia questo modus operandi e' inaccettabile! L'utilita' economica e sociale del sistema delle banche centrali e' terminata e si e' instaurato un regime, elitario e plutocratico(6).

La ricchezza delle nazioni, cosi' come la materia, non si crea dal nulla(7), ma certamente puo' essere distrutta o annichilita. L'anti-materia e strumento di impoverimento delle nazioni - che decisori e burocrati "moderni" hanno a disposizione per distruggere la ricchezza - si chiama: banca universale (8).

Gli attuali atti di accomandigia (9) che l' "European Financial Stability Facility - EFSF" (10) si appresta a stipulare con gli stati nazionali piu' deboli per salvare le grandi banche, non serviranno certo ad impedire la naturale dissoluzione della banca universale, dopo il suo fallimento nel "modello del flusso circolare del reddito" (cfr. Cap. 2). Attenzione alle impennate dei prestiti marginali della BCE, serviranno da segnale per i risparmiatori di un certo stato nazionale, perche' significa che enormi moli di denaro sono state utilizzate per tamponare i buchi di qualche grande banca zombi (rectius: insolvente), prima del grande botto proprio dietro l'angolo(11) che trascinera' nel baratro per primi i cittadini di quello stato nazionale occupato dalla grande banca.

Al fine di accelerare il naturale disfacimento della banca universale, rischio autentico per la stabilita' delle moderne democrazie, economie e loro societa', sono quindi benvenute le iniziative organizzate che propongono ai correntisti la corsa agli sportelli (c.d. bankrun) ragionata, e non dettata dalla paura come avviene di solito(12). Di fronte all'inettitudine dei decisori e burocrati, incapaci di prevalere sul potere neo-corporativo delle banche universali, simili iniziative bene organizzate potranno costringere i governi a liberalizzare la raccolta del risparmio tra il pubblico e trasformare il sistema bancario di tipo commerciale in infrastruttura pubblica, cosi' come lo sono ad esempio, i binari della ferrovia, la rete stradale e le dorsali di telecominicazioni.


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(1) Cfr. voci in blu e azzurro, (Federal agencies debt securities; Mortgage-backet securities) nel visualizzatore a colori del bilancio della banca centrale Usa (Fed) [http://blogs.wsj.com/economics/2009/06/11/a-look-inside-feds-balance-sheet-61109-update/].

(2) Cfr. CNNMoney.com, 3 novembre 2010 [http://money.cnn.com/2010/11/03/news/economy/fed_decision/index.htm]. Un ammontare pari allo stipendio netto annuo di circa 20 milioni di lavoratori Usa, dato che nel 2008 lo stipendio medio e' stato di $ 30.774=.

(3) Cfr. Asca, 1/12/2010 [http://www.asca.it/news-UE__AIUTI_STATO_A_SETTORE_FINANZIARIO_OLTRE_4_500_MLD_IN_2_ANNI-971250-ECO&comunicati=1-.html]. Cfr. Reuters.com, 1 dicembre 2010 [http://borsaitaliana.it.reuters.com/article/businessNews/idITMIE6B00BL20101201]. Tanto per avere un termine di paragone dell'ammontare della spesa, il PIL della Germania nel 2009 ammonta a Usd 3.346,7 miliardi [http://data.worldbank.org/country/germany]; il PIL dell'Italia nel 2009 ammonta a Usd 2.112,78 miliardi [http://data.worldbank.org/country/italy].

(4) Cfr. per Irlanda, gardian.co.uk, 22 novembre 2010 [http://www.guardian.co.uk/business/2010/nov/21/ireland-asks-70bn-eu-bailout] e per Portogallo, Reuters.com, 26 novembre 2010 [http://it.reuters.com/article/itEuroRpt/idITLDE6AP06O20101126].

(5) Cfr. Reuters.com, 13/12/2010 [http://borsaitaliana.it.reuters.com/article/businessNews/idITMIE6BC0I820101213].

(6) Cfr. elitismo [http://it.wikipedia.org/wiki/Elitismo] e plutocrazia [http://it.wikipedia.org/wiki/Plutocrazia].

(7) Cfr. [http://it.wikipedia.org/wiki/Equazioni_di_Maxwell].

(8) Cfr. lapalissiana chiarezza di Giulio Sapelli, Universita' Statale di Milano, Il Sole 24Ore, 13 novembre 2010: "L'unica ricetta per limitare le crisi e' spezzare l'industria finanziaria, separare l'attivita' commerciale da quella di investimento: le banche non devono poter usare i depositi dei correntisti per alimentare la leva finanziaria."

(9) Atto di accomandigia: atto col quale, nel medioevo, un comune o una signoria si metteva sotto il protettorato di un'altro comune o di un'altra signoria, a tempo o in perpetuo. Cfr. Dizionario Storico CNR, voci: accomandigia [http://tlio.ovi.cnr.it/voci/000545.htm].

(10) Per E.F.S.F. [Cfr. http://en.wikipedia.org/wiki/European_Financial_Stability_Facility]. Salvo che non ci sia qualche beota al mondo che possa credere che i contributi italiani al EFSF li garantisca Tremonti di tasca propria, non si vede proprio con quali poteri senza un legge ad hoc egli possa legare l'Italia ad assumere in suo nome, validi obblighi giuridici per onorare le garanzie del fondo con Eur 79 miliardi, fino al 30 giugno 2013. Forse i campioni del diritto comunitario pensano che basti una direttiva o un regolamento per sfilare dalle tasche degli italiani la colossale cifra ? Come noto l'art. 11, della Costituzione italiana prevede l'adesione dell'Italia alle Organizzazioni Internazionali che perseguono istituzionalmente la pace e la giustizia fra le Nazioni. Da un punto di vista storico tale disposizione fu pensata dai costituenti per consentire all'Italia di aderire alla nascente O.N.U. Da tale adesione oggi derivano per esempio la partecipazione dell'Italia, per via surrettizia, alle guerra in Afganistan, nei Balcani ed in Iraq, nonostante l'Italia ripudi la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali. Successivamente l'art. 11 e' stato interpretato - in via asistematica - dalla Corte Costituzionale per pseudo-legittimare le ulteriori e forti limitazioni della sovranita' derivanti dalla partecipazione italiana alle Comunita' Europee e, oggi, all'Unione europea, rendendo cosi' per via interpretativa direttamente applicabili nell'ordinamento intaliano i regolamenti comunitari, le decisioni della Corte Europea, ed in alcuni casi addirittura le direttive europee (Cfr. Cap. 4, nota 8). E' evidente oggi come, di fronte al deficit di democrazia delle istituzioni europee e di fronte alla delicatezza delle materie per cui tali istituzioni vorrebbero legiferare, tale interpretazione sia divenuta insostenibile per il sistema della democrazia parlamentare. L'Unione Europea, pultroppo, prima ancora di fallire sull'euro, e' fallita da tempo nelle sua capacita' di incontrare i bisogni e le aspirazioni degli europei. Bisogni ed aspirazioni che sempre piu' spesso non coincidono con gli interessi delle grandi banche e multinazionali. L'euro e' un vestito cucito apposta per le banche universali e le multinazionali europee, falliti i loro bilanci e' fallito anche l'euro. Da un punto di vista dell'efficacia giuridica, gli accordi presi da esponenti del governo italiano nelle riunioni denominate "Ecofin" ed "Eurogruppo" sono simili a quegli atti di governo che in Italia si definiscono "decreti interministeriali", sempre che essi sono applicativi di una preventiva legge del Parlamento. Diversamente non possono rappresentare altro che semplici dichiarazioni d'intento dei ministri, che lasciano il tempo che trovano nell'economia della truffa innocente, come precisa il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble. Cfr. Reuters.com, 6.12.2010 [http://borsaitaliana.it.reuters.com/article/foreignNews/idITLDE6B508B20101206]; [http://borsaitaliana.it.reuters.com/article/businessNews/idITMIE6B505520101206.

(11) Cfr. Reuters, 18/11/2011 [http://borsaitaliana.it.reuters.com/article/foreignNews/idITLDE71H0QJ20110218] e Rischio Calcolato: "Update: Prestiti Marginali BCE" [http://www.rischiocalcolato.it/2011/02/ce-del-marcio-in-portogallo-solo-unaltra-banca-che-salta-in-aria.html]. Le operazioni di rifinaziamento marginale sono quelle indicate alla voce 5.5 della Situazione contabile consolidata (settimanale) dell’Eurosistema [http://www.ecb.int/press/pr/wfs/2011/html/index.en.html].

(12) Cfr. l'iniziativa organizzata di Eric Cantona denominata: "Bankrun2010" [http://www.bankrun2010.com]. Con tali iniziative peraltro il grande pubblico potra' agevolmente rendersi conto personalmente dell'enorme "gap" fiduciario esistente tra percezione e realta' del sistema bancario. Difatti normalmente a fronte di Euro 100 depositati, in concreto la banca e' in grado di restituire solo Euro 3 circa, il resto pultroppo, dopo la crisi dei mutui "sub-prime e' solo aria fritta nell'olio della fiducia percepita.